Tempo del Creato 2023

"Che la Giustizia e la Pace Scorrano"

Cari fratelli e sorelle! “Che scorrano la giustizia e la pace” è quest’anno il tema del Tempo ecumenico del Creato, ispirato dalle parole del profeta Amos: “come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne” (5,24)

Così inizia la lettera di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Creato 2023. Papa Francesco prende spunto dalla sua visita in Canada del luglio 2022 ove, in una bella giornata estiva, ha meditato sugli argomenti di questa giornata durante il suo pellegrinaggio sulle sponde del lago Sant'Anna nella provincia di Alberta. Quel lago è stato ed è ancora oggi un luogo di pellegrinaggio per molte generazioni di indigeni e il battito dei cuori lì presenti è stato un invito ad ascoltare il battito materno della Terra per crescere da esseri umani cadenzando i nostri ritmi a quelli della creazione che ci dà vita.
Occorre avere parole e pratiche di giustizia e di pace perché la creazione compete all'intera famiglia umana. Occorre stare al fianco delle vittime dell'ingiustizia ambientale climatica e porre fine all’insensata guerra al creato.
L'immagine del fiume è centrale nel pensiero del Papa: tanti fiumi si stanno prosciugando, le cause sono l'uso sfrenato dei combustibili fossili, l'abbattimento delle foreste, il consumismo rapace, i cuori egoisti. Bisogna unire le forze, bisogna unire le mani e compiere passi coraggiosi.
Che cosa può fare la Chiesa? Innanzitutto trasformare i cuori.
L'invito è quello di aderire a una conversione ecologica già descritta da Giovanni Paolo II, ovvero rinnovare il rapporto con il creato non più oggetto da sfruttare, ma da custodire come dono sacro del creatore. Quattro sono le vie da percorrere: verso Dio, verso i nostri simili, verso la natura, verso noi stessi. Vi è l’urgente necessità di comprendere che Creazione e Redenzione sono inseparabili, così come ci ricorda Benedetto XVI: “Il Redentore è Creatore e se noi non annunciamo Dio in questa sua totale grandezza togliamo valore anche alla Redenzione”. Occorre poi rafforzare la liturgia e la preghiera personale nella grande cattedrale del creato, ricordando il Grande Artista che ha creato tanta bellezza.
In secondo luogo occorre pentirsi dei “peccati ecologici”, così come ci invita il Patriarca Ecumenico Bartolomeo; il cambio di rotta è impellente: meno sprechi, meno consumi, attenzione alle abitudini e alle scelte economiche per vivere con gioiosa sobrietà. In poche parole un cambiamento degli stili di vita.
Poi occorre, una particolare attenzione verso le politiche pubbliche, in particolare al debito ecologico accumulato dai paesi ricchi. La Coop 28 di fine novembre-metà dicembre prossimi sarà un appuntamento importante in questo senso al fine di iniziare una transizione rapida ed equa e porre fine all’era dei combustibili fossili. Ma affinché i politici riescano a prendere decisioni positive occorre alzare la voce per fermare l'ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli che subiranno gli impatti del cambiamento climatico.
Un ultimo appunto riguarda in specifico l'impegno della Chiesa cattolica. Il 4 ottobre, con la festa di San Francesco e la fine del Tempo del Creato, si aprirà il Sinodo sulla Sinodalità. Il processo sinodale iniziato nell'ottobre 2021 invita tutti, a livello personale e comunitario, a convergere in un fiume maestoso di riflessione e rinnovamento. La chiesa sinodale, dice Papa Francesco, deve essere fonte di vita per la casa comune e per tutti coloro che vi abitano. Occorre che i tanti affluenti presenti nella chiesa (chiese locali, comunità religiose, associazioni) confluiscano tutte nell'unico bacino fluviale, nell'unico fiume della Chiesa. La fraternità è vera se unisce i distanti; il messaggio di unità che il cielo invia in terra non teme le differenze, anzi ci invita alla comunione delle differenze, per ripartire insieme, perché tutti siamo pellegrini in cammino.

Articolo tratto da Vita Diocesana Pinerolese"